deficit dell’ideazione e dell’evocazione di un gesto o anche solo di un atto motorio privo di senso, incapacità di operare una scelta motoria appropriata (dal greco, alfa privativo e praxis: azione). L’aprassia non riguarda invece le caratteristiche metriche e cinematiche tipiche del movimento (velocità, ampiezza, prontezza, direzione, forza, ritmo, fluidità), di fatti il soggetto aprassico non manifesta deficit di moto, di senso o di coordinazione che giustifichino la sua condizione patologica. L’aprassia è inoltre caratterizzata dalla “dissociazione automatico-volontaria”: lo stesso gesto eseguito correttamente in risposta a stimolazioni contestuali o in base ad una motivazione personale, fallisce su richiesta esterna.
Si distinguono due forme di aprassia: l’aprassia ideativa (AI) e l’aprassia ideomotoria (AIM).