Nel primo articolo su SCIENZA CERVELLO E MUSICA (scritto per il seminario ARTESCIENZA “Saturazioni” 13 Ott 08 c/o Teatro Palladium, Villa Borghese-ROMA http://www.aimi-musica.org/node/82 ) ho sviluppato varie considerazioni svolte nell’ ambito degli studi transdisciplinari della Bio-Quantum Physics. Ho trattato infatti il tema della formazione delle immagini mentali, in modo diverso dalla piu´ tradizionale concezione che ritiene la percezione cerebrale come speculare identificazione e riconoscimento di scenari visivi e di suoni. Infatti il cervello e´ geneticamente attivo nella formazione delle immagini mentali. “Vedere e´ in pratica come sognare ad occhi aperti” , infatti vengono utilizzati gli stessi percorsi cerebrali sia di giorno che di notte nel sogno. Infatti nella formazione di immagini e suoni sostanzialmente cambia solo la attivazione del “sistema attenzionale cosciente” del cervello. A conclusione della prima parte ho quindi evidenziato il fatto che dobbiamo considerare del tutto arbitraria e fuorviante la acquisizione classica della osservazione scientifica, basata sulla separazione tra “Soggetto ed Oggetto” della percezione, proprio in quanto cio’ che vediamo ed udiamo, in vero indica la probabilita´ delle nostre interazioni con l´ ambiente. Di conseguenza e´ evidente che non percepiamo direttamente la realta´, ma solo un suo simulacro. Quanto sopra comporta una profonda revisione della impostazione meccanica della fisica ed apre nuove strategie di ricerca, che fino ad oggi sono rimaste inesplorate, per capire la formazione delle matrici mnemoniche le quali correlano “virtuale e reale” ovvero “materiale ed immateriale” .