La prospettiva fenomenologica della psichiatria
il nome greco (psyché e iatria), la psichiatria è recente. Si ritiene che il primo a parlarne sia stato il medico e filosofo tedesco, Marchior A.Weikard, in “Der philosopher Arzt” (1773). In Europa, la psichiatria nasce tra la fine del ‘700 e i primi decenni dell’800 nei manicomi, luoghi destinati a “curare” o assistere i “folli” che nel linguaggio psichiatrico dell’epoca erano detti anche “pazzi” o “matti” per i loro comportamenti “strani”, dissennati, fuori dalla norma.
LO SGUARDO DELL’ALTRO
Riflessioni sulla valenza strutturante dello sguardo per la soggettività altrui Nel presente articolo si analizza la funzione strutturante dello sguardo inteso non come
L’inconscio tra neuroscienze psicoanalisi e letteratura
L’inconscio tra neuroscienze psicoanalisi e letteratura. Esperimenti, riflessioni, analisi sulla neuroscienza e la psicoanalisi nella letteratura.
Il telaio incantato
la più grande avventura mai tentata dalla specie umana. Il cervello che studia il cervello. La sfida più rivoluzionaria dei neuroscienziati nel XXI secolo è quella di comprendere la mente umana.
Disturbo ossessivo compulsivo: psicoterapia cognitivo comportamentale
Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è una condizione mentale che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. I sintomi del DOC possono far sentire le persone come se fossero imprigionate in un circolo vizioso di pensieri e comportamenti ripetitivi.
L’incertezza dell’essere
L’incertezza dell’essere: essere materiale spirituale accende la funzione di Schrodinger con il dualismo elettromagnetico onda particella
Le misteriose finestre dell’anima e del cervello
Le splendide proiezioni del cervello e della mente sul mondo
in una sinfonia di colori e forme, immagini e pensieri, emozioni e simbologie
Il neuromarketing ai tempi di internet: come sfruttarlo nel marketing
Oggi fare marketing significa capire quali sono i meccanismi alla base del processo cognitivo per stimolare la parte del cervello che condiziona le scelte dei consumatori. Ecco perché oggi parliamo di neuromarketing.
La Terapia di Coppia funziona? Consigli utili e suggerimenti
In seguito al lockdown, che ha influenzato pesantemente non solo i rapporti lavorativi ma anche quelli personali, si sono registrati un aumento delle richieste di separazione e divorzi.
Prima però occorre valutare se le situazioni sono davvero irrecuperabili oppure se si può intervenire tempestivamente attraverso la terapia di coppia, per migliorare i problemi relazionali.
Differenza tra psicologo e psicoterapeuta
In chiave generica, lo psicologo e lo psicoterapeuta si possono definire “i dottori della psiche”, in quanto studiano tutto ciò che concerne la sfera non materiale dell’individuo; ovvero ciò che è inerente alle funzioni celebrali, emotive e affettive. Vediamo le principali differenze tra questi due ruoli.
La volontà di verità e l’intervento educativo
Sempre più si rende necessario rendere più complessa la lettura della realtà in quanto non già appannaggio di filosofi o “esperti di settore” ma riflessione che coinvolge tutti gli ambiti in cui opera l’essere umano.
Nel presente articolo , si utilizzano strumenti di M. Foucault e E. Morin, per analizzare le conseguenze che hanno sulle persone seguite dal servizio sociale, i presupposti di controllo e di norma, costitutivi dell’azione del servizio stesso
Strategie di calcolo del comportamento: la matematica del self control per divertirsi giocando a poker
Anche se oggi il poker è soprattutto un gioco virtuale presente su tante piattaforme come per esempio NetBet casinò online, rimane comunque uno
Le Neuroscienze a un bivio
La speranza che la spiegazione dei correlati neurologici della mente possa raggiungere la compiutezza grazie a una comprensione sempre più particolareggiata dei costituenti neurologici e delle loro reti di connessione è totalmente infondata. L’interazione delle componenti a una data scala può provocare su scala più vasta un comportamento globale complesso che in generale non può essere ricavato dalla conoscenza delle singole componenti.
Near Death Experiences?
Il criterio essenziale di inclusione/esclusione che dovrebbe essere introdotto e adottato nella classificazione delle supposte esperienze di pre-morte è l’accertamento clinico dello stato di pre-morte (Near Death State, NDS). Infatti, gli unici casi in cui è corretto parlare di esperienza di pre-morte sono quelli associati a morte clinica, ovvero quelli relativi ad uno stato neuro-psico-fisiologico sperimentato nel corso del processo oggettivo, temporaneo e reversibile di morte, attestato dalla assenza, temporanea e reversibile, dei parametri vitali. L’applicazione di questo primo criterio di inclusione/esclusione consente di distinguere le esperienze di pre-morte (NDEs) vere e proprie, sperimentate in occasione di uno stato accertato di morte clinica (NDS), con interruzione reversibile e involontaria (sospensione) dello stato di coscienza, dalle esperienze di tanato-mimesi, sperimentate in occasione di uno stato simile ma non equivalente a quello di pre-morte (Near Death Like State, NDLS), accompagnate da stati alterati di coscienza.
Intelligenza Artificiale
Perseguire la messa a punto di ibridi uomo-macchina (cyborg), immaginandoli come un primo passo verso la produzione di umanoidi artificiali preferibili agli umani perchè più performanti (Ray Kurzweil, ingegnere capo di Google, teorizza il futuro superamento dell’intelligenza umana da parte dei computer), può essere considerato come il segno tangibile di un corto circuito scientifico e intellettuale in odore di Eugenetica.
Le ombre della pandemia da COVID-19
Ci troviamo a camminare nell’epoca della condivisione sul social media. Ogni fatto, atto o momento è dipinto in mondo istantaneo, più veloce della luce stessa, su qualsiasi social network che nascono e si sviluppano in un battito di ciglia. Alle volte non ci accorgiamo di quanto questa condivisione ci allontani dal vero contatto sociale, benché, per alcuni, le motivazioni sottese a questa opera di compartecipazione di stati d’animo e di avvenimenti siano solo quelle di accorciare le distanze con i nostri cari che, molte volte la vita, ci allontana. Altre volte però, per altri, questa condivisione diventa solo un modo per canalizzare frustrazione, emozioni negativi causati soprattutto dal male che ha irrotto, già da un anno, nella nostra quotidianità, cambiandola. Effetti questi devastanti soprattutto per tutti coloro che si stanno ancora formando a livello cognitivo e comportamentale, ovvero i giovani che vivono in una realtà anomica, priva di una identità di valori fissi e sani. Così questi cercano schemi comportamentali, violenti e aggressivi, appresi proprio da questi canali (video games, gaming online, social network) e riproducono all’esterno con condotte ascritte ai fenomeni del bullismo, cyberbullismo, baby gang ecc con la compartecipazione di alcuni educatori che dovrebbero frenarli, anziché incitarli.
È tempo di cambiare prospettiva per aiutare la generazione del futuro.